Stesse tutele lavorando da casa: il nuovo call center di IMC holding
Inizialmente applicato come urgenza dettata dalla pandemia di coronavirus e dalle misure di contenimento, lo smart working e il lavoro a distanza stanno piacendo a tanti lavoratori, secondo uno studio della Cgil in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio. Passate in poche settimane da 500mila a 8 milioni, le persone impiegate da remoto hanno le idee chiare: 6 su 10 vorrebbero proseguire così la propria attività anche a emergenza rientrata. Ma una nuova modalità lavorativa ha bisogno di un quadro contrattuale adeguato, anche per stabilire differenze e similitudini tra lavoro da casa e lavoro in ufficio. Una nuova iniziativa per il suo call center di IMC Holding, proprietaria del brand Fotovoltaico Semplice, va in questa direzione.L’azienda ha introdotto una nuova formula contrattuale dedicata ai 70 nuovi operatori outdoor teleworker che l’impresa sta cercando per fare fronte all’incremento di ordini ricevuti durante il lockdown. Forma contrattuale con la quale si cerca di dare al lavoro da casa tutele equiparabili al lavoro d’ufficio.
Il distanziamento sociale ha spinto anche i grandi colossi digital come Facebook, Google e Twitter a prolungare – per alcune mansioni senza limiti temporali – lo smart working per i propri dipendenti. Al di là dei vantaggi più apprezzati (su tutti l’addio al pendolarismo e il maggior tempo da spendere in famiglia), l’applicazione su larga scala di questa modalità lavorativa comporterà problematiche inedite sotto il profilo legale.
Un problema che IMC holding si pone da tempo: aderisce già da anni ad AssoCall, l’Associazione nazionale di categoria per i lavoratori nel settore del Telemarketing, che mira a legittimare e regolarizzare i lavoratori in smart working. In questo caso, quelli del call center. “Noi di IMC Holding abbiamo sempre considerato il capitale umano come la vera forza motrice di un’azienda – spiega il Ceo Daniele Iudicone – e come tale riteniamo vada tutelata e premiata. La nostra ricerca di 70 nuovi operatori telefonici, che avranno il ruolo di aiutare singoli e famiglie ad avvicinarsi al fotovoltaico attraverso consulenze telefoniche, godranno di una tutela contrattuale a norma di legge CCNL per i call center outbound e quindi comprensiva di tutte le garanzie del caso, che spaziano da un minimo salariale garantito alle commissioni fino alla copertura sanitaria e i contributi versati”. I requisiti per candidarsi sono un’esperienza pregressa nel campo del telemarketing, la conoscenza base di programmi come Excel, Zoom e Skype e un personal computer e telefono connessi a Internet. La partenza delle selezioni e i relativi colloqui inizieranno sono iniziate il 20 maggio.