Fotovoltaico per il residenziale: una risposta al caro prezzi energia

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 Pensare al fotovoltaico per il residenziale come soluzione al caro prezzi dell’energia è un’opzione da considerare, specialmente oggi con il Superbonus 110%. Pensiamo solo a ville e villette: in Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali, il 76,5% dei quali sono edifici mono-bifamiliari. Queste abitazioni potrebbero trarre vantaggio dall’adozione di un impianto che sfrutta l’energia solare, specie se integrato con una soluzione di accumulo non solo per colmare i consumi dei vari elettrodomestici presenti, ma anche per soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffrescamento.C’è chi in Italia propone soluzioni di questo tipo, provviste di energy storage integrato: un esempio è Fotovoltaico Semplice, realtà italiana che conta più di 13mila clienti sul territorio nazionale.Fotovoltaico per il residenziale: così può coprire le esigenze di riscaldamentoIl fotovoltaico per il residenziale può soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffrescamento domestico. Tutto questo grazie alle pompe di calore. Fotovoltaico Semplice propone una soluzione in modalità ibrida: «stiamo parlando di una pompa di calore che lavora in combinazione con una caldaia a condensazione e permette di provvedere alle necessità di riscaldamento domestico, riscaldando l’acqua mediante l’energia fotovoltaica. A quel punto l’uso del gas metano diventa assai marginale, utile solo nei casi di temperature particolarmente rigide, in aiuto al solare», afferma Daniele Iudicone, Ceo di Fotovoltaico Semplice.I costi per un impianto Quali sono i costi per un impianto di questo genere e che superficie richiede? «Partiamo dalla superficie: per un fotovoltaico capace di soddisfare le utenze domestiche e il fabbisogno energetico per riscaldamento occorre un impianto con una superficie da 30 metri quadri – risponde ancora Iudicone – Per quanto riguarda i costi variano, ma occorre preventivare una spesa minima di 34 mila euro circa».

Il prezzo può essere più basso nel caso di una richiesta minore di consumi energetici o maggiore a seconda della superficie dell’abitazione. In ogni caso Fotovoltaico Semplice propone propri kit dedicati a partire da 2 kWh fino a 11 kWh. I kit si avvalgono della tecnologia Vetro ad Alta Trasmittanza e sono costruiti in Italia, composti dal modulo “Fotovoltaico Quantico” prodotto made in Italy, comprensivo di inverter, batteria integrata per l’energy storage (Q Core, sempre prodotta da Fotovoltaico Semplice), strutture, cavi e connettori elettrici. L’azienda si occupa inoltre di tutto quello che riguarda l’assolvimento delle pratiche burocratiche pre e post installazione. I kit hanno una garanzia di 35 anni sulla produzione di energia.Fotovoltaico e Superbonus: si può fareLa leva utile per sfruttare le doti green del fotovoltaico per il residenziale e azzerare o quasi i consumi energetici di casa è il Superbonus 110%, soluzione incentivante che permette di coprire ampiamente le spese del fotovoltaico e della soluzione di energy storage (la batteria per l’accumulo).

Basti pensare che sostituendo l’impianto di riscaldamento (detto, nella legge, di climatizzazione invernale) con una caldaia a condensazione e installando l’impianto fotovoltaico, in un’unità unifamiliare si vanno a sommare 30 mila euro più 48 mila euro.
Uno degli interventi trainanti interessa le parti comuni per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale: nel caso specifico la caldaia a condensazione e la pompa di calore. Il fotovoltaico e lo storage rientrano invece nei “trainati”. «Il Superbonus 110% permette di acquisire fotovoltaico integrato praticamente a costo zero», sottolinea Iudicone.

Ci sono anche condizioni in cui il fotovoltaico non si può installare? «Due sono gli elementi essenziali per permettere di prevedere l’impianto fotovoltaico sul tetto: la superficie e l’esposizione. Se la superficie è ridotta e l’esposizione è quasi esclusivamente a nord diventa assai difficile pensare a un’installazione. Serve almeno una falda del tetto che sia orientata a sud, sud-est o sud-ovest».Fotovoltaico per la mobilità elettrica: così si fa il pieno con le rinnovabili (guadagnandoci)Superato questo problema, i vantaggi di puntare sul fotovoltaico per il residenziale sono estesi anche alla mobilità elettrica: «il 10% dei nostri impianti già oggi vengono installati prevedendo già la colonnina, ovvero l’infrastruttura di ricarica che permette di alimentare l’auto elettrica», chiarisce il Ceo di Fotovoltaico Semplice. Questo richiede un impianto più ampio e una batteria di accumulo più potente in modo da soddisfare le esigenze emobility. Non solo: l’infrastruttura per ricaricare i veicoli elettrici richiede un contatore di produzione secondario rispetto al principale. Anche nel caso della colonnina di ricarica, si può contare sul Superbonus 110, che pone le condizioni per “fare il pieno” all’auto elettrica sfruttando fonti rinnovabili.

Sempre nel caso di questa misura incentivante chi dispone di impianto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, deve sapere che gli impianti installati grazie al Superbonus 110% possono richiedere solo il ritiro dedicato, poiché lo scambio sul posto non è cumulabile con l’incentivo statale. Il ritiro dedicato, spiega il GSE, Consiste nella cessione al Gestore Servizi Energetici dell’elettricità immessa in rete dagli impianti che vi possono accedere, su richiesta del produttore e in alternativa al libero mercato. Lo stesso GSE corrisponde al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete. Questo significa che oltre a provvedere a soddisfare le esigenze energetiche di casa è possibile guadagnare anche qualcosa.

Fonte: https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/fotovoltaico-semplice-per-il-residenziale/

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